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Come scegliere la shopper perfetta per il tuo brand: consigli e idee

Negli ultimi anni, le shopper personalizzate sono diventate molto più di semplici borse per la spesa. Oggi rappresentano uno degli strumenti di comunicazione più potenti per un brand che vuole essere riconoscibile, sostenibile e vicino ai propri clienti. La verità è che una shopper ben pensata racconta chi sei, ancora prima che il cliente apra bocca. E in un’epoca in cui l’immagine vale quanto il messaggio, scegliere quella giusta è un atto di branding consapevole.

Pensa all’ultima volta che hai ricevuto una shopper dopo un acquisto: l’hai riutilizzata? L’hai portata con te al supermercato, in palestra, o magari l’hai lasciata in auto per ogni evenienza? Ecco: ogni utilizzo è visibilità gratuita per il brand che l’ha distribuita. È un investimento che continua a lavorare nel tempo, senza bisogno di campagne media, senza rumore.

Ma attenzione: proprio perché è diventata così diffusa, la shopper non può essere scelta a caso. Non deve essere “una qualsiasi”, deve essere la tua shopper. Quella che parla con il tuo tono di voce, che riflette i tuoi valori, che rappresenta il tuo target. Sembra banale, ma non lo è: tra una shopper che comunica cura e una che sembra improvvisata, passa la stessa differenza che c’è tra un biglietto scritto a mano e uno stampato in serie. Il cliente la nota. E la ricorda.

Materiali, formati, manici: ogni dettaglio conta

Scegliere la shopper perfetta significa entrare nel dettaglio. Non basta mettere il logo su un sacchetto e aspettarsi il miracolo: bisogna ragionare a monte, in base a chi sei, cosa vuoi comunicare e a chi ti rivolgi. Il primo aspetto da valutare è il materiale.

Se il tuo brand punta sulla sostenibilità, la scelta naturale sarà una shopper in cotone, juta, canvas o tessuti riciclati. Materiali che non solo rispettano l’ambiente, ma che lo comunicano in modo immediato anche visivamente. Il cliente li associa istintivamente a uno stile di vita consapevole, e questo rafforza la percezione positiva del brand.

Se invece operi in un contesto più tecnico o moderno – come il settore fieristico, farmaceutico o tecnologico – potresti optare per soluzioni in TNT (tessuto non tessuto), poliestere, PP woven o laminated: resistenti, economici, facili da pulire e con ottima resa di stampa. Molto dipende anche dalla frequenza d’uso prevista. Una shopper “da battaglia”, adatta alla vita di tutti i giorni, deve essere robusta e comoda. Una destinata a un evento di rappresentanza, magari con materiali più pregiati, dovrà puntare su design e finitura.

Il secondo elemento da non sottovalutare è il formato. Shopper verticali, orizzontali, con soffietti laterali, piatte, con base rinforzata o con tasche interne: ogni modello ha il suo senso. Una boutique di abbigliamento, ad esempio, avrà esigenze molto diverse rispetto a un negozio di prodotti bio, o a un’azienda che partecipa a una fiera. Anche la lunghezza dei manici incide sull’esperienza d’uso: i manici corti sono eleganti e professionali, quelli lunghi più pratici e adatti al trasporto a spalla.

Ultimo, ma non per importanza: la grafica. Anche qui, il consiglio è di puntare sulla coerenza. Colori, font, logo e stile devono parlare la stessa lingua del tuo brand. Una shopper ben progettata non è solo uno strumento di trasporto, è un biglietto da visita che cammina per te, giorno dopo giorno.

Idee e strategie per usare le shopper come leva di marketing

Le shopper personalizzate sono un supporto materiale, sì. Ma il loro valore reale emerge quando diventano parte integrante della tua strategia di comunicazione. Non limitarti a considerarle un gadget o un costo da gestire: trattale come una risorsa di marketing attiva, da usare nei momenti e nei modi giusti.

Un esempio? Omaggiare ogni cliente con una shopper in occasione di un lancio prodotto o di una promozione stagionale. Il regalo utile genera gratitudine, e la shopper, se ben fatta, viene utilizzata anche molto tempo dopo. Ogni volta che quel cliente la porterà con sé, il tuo marchio avrà visibilità gratuita in ambienti reali e affollati. Un piccolo investimento che continua a ripagarsi nel tempo.

Altre situazioni ideali sono le fiere, eventi o aperture di nuovi punti vendita. Una shopper bella, originale, riconoscibile può diventare un vero e proprio strumento di attrazione. Quante volte ti è capitato di seguire una persona con una borsa appariscente per capire da dove veniva? Questo è l’effetto virale, offline. E sì, funziona ancora.

Infine, puoi pensare alle shopper anche in ottica di vendita o collezione. Molti brand, soprattutto nel mondo fashion o del lifestyle, creano vere e proprie linee di shopper stagionali, con grafiche a tema, limited edition o collaborazioni con artisti e illustratori. Un modo intelligente per trasformare un oggetto pratico in un simbolo di appartenenza, un contenitore di valori, un oggetto da mostrare con orgoglio.

Il punto è semplice: la shopper perfetta non è solo bella. È strategica. E quando la scegli con attenzione, quando la personalizzi con coerenza, quando la distribuisci al momento giusto… allora diventa molto di più di una borsa. Diventa una storia da raccontare.

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